sabato 23 aprile 2016

Cicciuètto,il bambino che voleva essere un fumetto


C'era una volta un bambino in carne e ossa ,più carne che ossa in verità .Il suo nome era Cicciuètto, un bimbo pacioccoso,dolce e sensibile. Andava a scuola e i suoi compagni lo prendevano in giro per via della sua morbida ciccia e dei suoi modi gentili e garbati. Cicciuètto soffriva molto ,ma in silenzio e senza che se ne accorgesse nessuno, né la maestra Perfettina, né l'insegnante di nuoto Sadichin ,né tanto meno il suo fratellone Sotutt. Cicciuètto era sempre solo ,triste e per questo costantemente affamato. Un giorno, mentre era seduto a tavola a mangiare gli avanzi degli altri piatti, gli  apparve il Mago Magòn che, vedendolo triste e leggendo nel suo cuore ,gli domandò cosa desiderasse più di ogni altra cosa al mondo .Il bimbo ci pensò un poco ,poi serio serio gli rispose che una volta aveva ascoltato la mamma raccontare una storia, parlava di un burattino che voleva diventare un bambino vero. Ecco lui ,invece, avrebbe tanto desiderato essere un fumetto. Il Mago Magòn si stupì di questa richiesta insolita e volle saperne il motivo, prima di procedere con la magia .Cicciuètto gli spiegò che era molto triste per il fatto di essere così grassottello e morbidoso,detestava essere preso in giro perché non gli piaceva rispondere a chi lo derideva né voleva cedere alla tentazione di difendersi quando lo spintonavano o lo facevano inciampare apposta ,perché la sua mamma gli aveva insegnato a non fare del male agli altri bambini. Ma se diventasse un fumetto, magari un supereroe come Spiderman o uno duro come Tex, nessuno lo prenderebbe più in giro e soprattutto non avrebbe più quell'incontenibile appetito.
Così il mago acconsentì a realizzare il suo desiderio ,ad una condizione però :Ciucciuètto sarebbe ritornato un bambino quando un bacio di vero amore lo avrebbe toccato.
Dovete sapere che nella scuola di Cicciuètto c'era una bimba sensibile e timida ,che non amava parlare molto e stava sempre in disparte a leggere .Si chiamava Fantì , aveva capelli profumati e dita sporche d'inchiostro ,una voce incerta e maniere gentili. Un  giorno Fantì fu chiusa in uno sgabuzzino da Sbullo e la sua banda ,un manipolo di bambini parecchio monelli e con la fastidiosa abitudine di prendere in giro i tipi strani come Fanti' o Cicciuètto.
Chiusa a chiave e sola,non le rimaneva altro da fare che mettersi a leggere qualcosa,ma aveva lasciato il suo zaino in classe,così prese a cercare nella stanza polverosa e disordinata.Il suo sguardo si fermò su un giornaletto colorato,il cui titolo era "Super C", un fumetto molto realistico e originale che la incuriosì subito.Leggendo le avventure di questo supereroe fu catapultata nel suo mondo e più conosceva la sua personalità , più se ne invaghiva profondamente .
Egli ,infatti ,non era né particolarmente bello né possedeva super poteri ,fatta eccezione per uno: poteva  guardare dentro il cuore delle persone ed indovinarne i sentimenti con una precisione quasi imbarazzante!Fantì pensò che le sarebbe piaciuto avere un amico come Super C ,anzi in realtà avrebbe voluto avere un ragazzo come lui ,era sicura di possedere tante qualità che stentavano a manifestarsi quando si trovava tra la gente. Ma lui le avrebbe viste certamente ,grazie alla sua intro-vista, e desiderò così intensamente di poterlo conoscere che si ritrovò ,quasi senza accorgersene, a posare le sue labbra sulla pagina ,proprio in corrispondenza del viso del suo eroe,stampandogli un appassionato bacio di carta ,il suo primo bacio.
All'improvviso fu risucchiata in un vortice che la fece fluttuare così in alto che perse i sensi e cadde.Al suo risveglio ,in quella stanza polverosa e semi buia, trovò  una mano nella sua. Era  una manona soffice e forte al tempo stesso, ci si aggrappò per rimettersi in piedi e fu allora che i suoi occhi incrociarono lo sguardo riconoscente di Cicciuètto. I due si riconobbero all'istante e non ci fu bisogno di molte parole per capire che non sarebbero stati mai più soli ,mai più.
La porta si aprì ,i bulli risero ,le maestre non capirono ,gli insegnanti di nuoto tanto meno, i fratelli notarono qualche cambiamento e se ne presero segretamente il merito .
Niente importava loro ,Fantì e Cicciuètto si erano innamorati l'uno dell'altra e così forti non si erano sentiti mai prima d'ora. Il  resto è solo per i pettegoli e gli aridi , e a noi le loro storie non interessano un gran che !

martedì 12 aprile 2016

Andromeda


E lui la respingeva,
come fa lo scoglio con l'onda.
Lasciandola più forte e più sola,
ogni volta immobile e consunto lui.
Incapace meschino di permearsi ,
spaventata lei,curiosa e spietata.
Un amore senza riparo,
dove non trova pace
la sete di sogni, a mezz'aria
tra un volo di rapace
e la catena del dovere.


Arriverà l'autunno

  Arriverà l'autunno, con le piogge e i suoi odori ed io ti avrò scordato. Perché mi attraversasti il cuore in lungo e in largo, senza a...