martedì 23 maggio 2017

Cenere


Non sei più l'amico che cercavo io.
Non sei tu l'uomo che pensavo mio .
Tra di noi cumuli di polvere ,
rendono la vita un'abitudine.

No,no : ora basta! 
No,no, che non son pazza,
se dico che senza te ce la farò 
a scegliere un altro uomo o no.
No, no : ora basta! 

No,no che non son pazza, 
senza te posso tornare a vivere, 
tanto tu sei solamente cenere.

Le tue virtù sembravano una marcia in più ,
ma non reggono il ritmo di quest'ansia che
scivola e mi trascina ancora giù ,
pungola la fame che non sazi tu .

No,no : ora basta! 
No,no, che non son pazza, 
se dico che senza te ce la farò 
a scegliere un altro uomo o no.
No, no : ora basta! 

No,no che non son pazza, 
senza te posso tornare a vivere, 
tanto tu sei solamente cenere.

Fratello mio, è giunta l'ora dell'addio .
Mi aspettano , ai sogni non si dice no .
Credimi , la cosa non è facile :
si tratta di salvare il salvabile .

No,no : ora basta! 
No,no, che non son pazza, 
se dico che senza te ce la farò 
a scegliere un altro uomo o no.
No, no : ora basta! 

No,no che non son pazza, 
senza te posso tornare a vivere, 
tanto tu sei solamente cenere.

giovedì 4 maggio 2017

C'era una volta un tale...

C'era una volta un tale,
uno parecchio tosto invero , per essere un mortale.
Ei amoreggiava con qualsivoglia donzella ,
basta che fosse mora ,non troppo alta e bella ,
il viso tondo , la caviglia snella da puledra e l'occhio a coccinella .
Si vantava , lo stupidino , di averne una per campanile , e con questa ho fatto quello e con quell'altra sul più bello...e via discorrendo , al punto che te ti perdevi il segno , di tante che ne contava.
Ora successe al poveretto che s'imbatte' per caso in una donna un po' particolare , una di quelle che non le daresti un soldo ,anonima e pure mezza matta , una che se le gira storto nemmeno ti saluta e magari il giorno dopo ti abbraccia forte e t'offre una bevuta.
Lí per lí non fu nulla , roba leggera , roba di una sera.

Ma più passava il tempo , più s'accorgeva che quella rinsallanùta gli mangiava il fegato , il cuore e tutta l'armatura.
Ci diventava pazzo a indovinare cosa avesse di speciale , e più non ci pensava e più gli capitava addosso , così , senza fiatare il ricordo che avea rimosso e che non poteva comandare.
Una notte , mentre sveglio come un folletto , al solito , lavorava alle cose sue , ella gli apparve innanzi. Ma non viva in carne ed ossa , piuttosto in guisa di fumo etereo ed egli quasi svenne , manco a farlo apposta. Lo guardava teneramente , con la dolcezza di una madre e lui , tremante , le si avvicinò colmo di fiducioso affetto e sognante.Fu in quell'istante che ella levò il braccio sopra la di lui testa china e , beffarda , sadica e gaudente gli mollò uno sganassone proprio sulla guancia molle.
La fatica che fece lui a nasconder l'onta fu tutt'uno con la vergogna che provò il fantasma per il gesto sì eclatante e di fatti svanì all'istante .
Quell'episodio invero assai strano ebbe però il merito di infondere nel poveretto una subitanea brama di scrittura per così dire ispirata all'avvenimento fumoso.
Ei scrisse la più bella ode per l'amata invisibile eppure così presente , come se quelle cinque dita avessero smosso un terremoto interiore , un furor di versi e note , insomma una canzone .
Divenne un cantastorie assai popolare , a corte tutti lo volean ascoltare , donne uomini e bambini , financo i cani erano ammaliati da quel cantico soave.
L'unica che provava disgusto per l'arte del menestrello era proprio la donzella che l'avea ispirata ed estratta . Ironia della sorte cieca e lestofante , tiro mancino d'un destino gabbacristiani ?
"Nescio , sed fieri sentio et excrucior . " ( verso tratto dal Carme 85 - "Odi et amo" - dell' amato poeta Gaio Valerio Catullo )

just one illusion

Il tuono non odi,
la nave e' sicura
di legno fidato e nodoso,
l'acque lisce di raso fino ,fin la'.
Eppure, dove spingo lo
sguardo,come freccia
ritorna sempre mozzata,
debole e risibile
la speranza di uscirne
illesa e piango,
come colui
che ha perso in sogno,
al risveglio manco
s'è accorto di quanto
era meglio il tanto
che il non aver mai
per nulla desiderato!

Cosa molla


C'è un tizio che ha nel garage

dei poveri animali in gabbia,

dice per compagnia ,

dice che stanno bene ,

chiusi senza potersi muovere.


Ed io non faccio niente.


Ed io non alzo un dito.


Ed io non ho voce,non ho peso.


Un signore senza memoria,


passa i giorni tutti uguali,


ha sputato la dentiera.


Ha gettato la sua vita


nelle mani di una donna,


fredda come la morte,


dura più delle notti


in coperta a fumare.


Ed io non so che dire


e non faccio nulla,


perché questo è quel che sono,


un niente verso il niente,


un'ombra molla e silente.

Tra un anno o un secolo

Se passassi su questo viaggio
senza lasciare un segno,
avrei sempre vissuto,
amato e perduto a stento.
Così so che chi leggerà
tra un anno o un secolo,
capirà che si sopravvive
anche senza amore,anche senza
un vero dolore ,anche senza vita.
Non prendertela,dolce fiore,
mi aspettasti invano sul molo.
Ed io,ora che parto,non trovo
le parole nemmeno degli altri,
figuriamoci le mie,sepolte sotto
ciglia chiuse ai troppi fuochi fatui.
Mi riservo di sognare e nel sogno
respiro,insieme al vento di mare
l'odore di un amore che 

non mi voleva amare!

Arriverà l'autunno

  Arriverà l'autunno, con le piogge e i suoi odori ed io ti avrò scordato. Perché mi attraversasti il cuore in lungo e in largo, senza a...